Mondomusica,
davvero un grande
successo?
5 ottobre, 2013 // 3 Commenti
foto Sessa
Noi in “Mondomusica” ci abbiamo creduto. E quando dico noi intendo Il Consiglio Direttivo dell’ ANLAI ma non solo. Molti di noi ci hanno creduto, anche prima che l’Anlai nascesse, come responsabili o iscritti all’ALI, come docenti della scuola di liuteria, come liutai, come appassionati di liuteria, come collezionisti, come studiosi della materia, come cremonesi…come italiani.
Personalmente mi sono battuto “agli albori“ (in quanto a quei tempi non eravamo in molti ad interessarci di liuteria a Cremona ) sia perché nascessero le Biennali, poi perché le Biennali si trasformassero in un concorso internazionale e poi proprio perché nascesse a Cremona, che tutti consideravano giustamente la patria della musica, un Salone per gli strumenti musicali.
Erano i tempi in cui si parlava con Antonio Bergonzi di “Cremona piccola Ginevra”. L’ idea era quella di far organizzare agli enti della città un salone di “tutti” gli strumenti musicali (quello che poi nacque a Rimini e poi a Bologna) ma ovviamente “ accettammo” il salone degli strumenti ad arco un salone di élite che aveva una sua ragione.
Oggi credo di essere uno dei pochi favorevole anche a “Cremona pianoforte” in quanto entrambi ( archi e pianoforti appunto ) rientranti nelle tradizioni della città anche se forse riterrei più opportuno che le due mostre fossero organizzate autonomamente ma questo è un discorso secondario in questa sede.
Si è conclusa da poco questa edizione di Mondomusica.
Al di là dei discorsi e degli articoli trionfalistici di certa stampa il parere di molti di noi è che Mondomusica stia in realtà regredendo ; cento stand in meno in un solo anno a parte la crisi reale e mondiale non può essere visto come un segnale negativo per il futuro ?
Anche il numero di visitatori (che poi sappiamo come vengono calcolati dai dati ufficiali), anche solo 700 in meno, non depone anch’esso sfavorevolmente?
In Fiera tra i vari espositori ci è parso davvero che si respirasse quest’anno una certa aria di scontento e di delusione oltre alla rabbia di alcuni che non si capacitavano di tariffe degli stand differenziate e a loro parere assolutamente ingiustificabili.
Non conosciamo il problema e non ci interessa affrontarlo in questa sede né dare giudizi al riguardo .
Quello che invece ci preme sottolineare è l’aver notato ancora la mancanza in fiera di ditte storiche della liuteria cremonese da Scaramuzza, a Lucchi, alla Lac ecc, ma anche delle associazioni liutarie come l’ALI, della Scuola Internazionale di Liuteria sempre presente in passato mentre si sarebbe dovuto fare di tutto perche ci fossero magari tutte le scuole di liuteria italiane e soprattutto la mancanza di molti importanti liutai della città e non solo che anche quest’anno hanno preferito allestire le loro mostre in varie parti della città all’esterno della fiera
Val la pena continuare su questa strada? Cui prodest? Esprimiamo qui la nostra grande motivata preoccupazione perché a nessuno può davvero far piacere la possibile crisi di una esperienza così importante.
L’ANLAI che molti considerano spesso su posizioni “ estremiste” vuole farsi interprete da una parte del disagio di parte del mondo della liuteria cittadino e non solo ma dall’altra tentare una mediazione nell’interesse non solo della città ma della liuteria italiana nel suo complesso.
Per questo ci parrebbe utile se non necessario un serio esame di coscienza da parte degli organizzatori, da parte di chi detiene la responsabilità delle sorti future della manifestazione da parte di chi pensa già di ripetere l’esperienza americana che a parere di molti liutai cremonesi e italiani non è stata lo scorso anno certo molto produttiva per la nostra liuteria (cremonese e italiana) e dall’altra la disponibilità ad un dialogo positivo anche da parte dei “contestatori” per la ricerca di soluzioni che possano rilanciare tutti insieme già dal prossimo anno la manifestazione.
Noi lanciamo un appello per un dibattito costruttivo, per la ricerca di soluzioni serie e meditate soprattutto ora che il Museo del Violino è stato appena inaugurato e dopo il recente riconoscimento Unesco a Cremona; sarebbe davvero importante che il salone della liuteria Mondomusica potesse riprendere a svilupparsi per divenire un vero centro di interesse mondiale del settore e determinante per Cremona e la liuteria italiana e con la presenza di tutto il mondo liutario della città.
Gualtiero Nicolini
Presidente ANLAI
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RISCHIO ESCLUSIONE DI POMPEI DAI PATRIMONI DELL'UMANITA' DELL'UNESCO MA ATTENZIONE ALLA LIUTERIA CREMONESE
Monito Anlai
Pompei e' a rischio esclusione giustamente per errori, incuria e stupidità ma attenzione la liuteria cremonese potrebbe anch'essa rischiare l'esclusione tra alcuni anni se i problemi non vengono affrontati seriamente e soprattutto risolti !
Pompei marcisce. Rischia di essere esclusa dai Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco | Blogeko.it
blogeko.iljournal.it
Fotogallery. Si parla tanto dell'inclusione nei Patrimoni di Etna e ville medicee ma all'ordine del giorno dell'Unesco c'è una relazione che pela viva l'Itali
ANLAI DISPONIBILE MA CON GRANDE ATTENZIONE AI PROBLEMI
Gentile dott.ssa Irene Nicoletta De Bona
Assessore alla Cultura
Comune di Cremona
Gentile dott.ssa De Bona
Non mi è stato possibile partecipare alla recente riunione di giovedì scorso presso gli uffici del Sistema Museale, cui ero stato invitato come Anlai, nè delegare la presenza ad alcuni amici della mia associazione essendo tutti convocati a Rimini per le conclusioni della importante mostra tenutasi presso il Museo della città.
Esprimo comunque la soddisfazione per le conclusioni della riunione e per l' impegno assunto da parte degli intervenuti invitati ( enti, associazioni ecc) per la costituzione di una Governance della Liuteria che abbia il compito di coordinare le varie componenti del Sistema Liutario della città.
Con la presente, essendosi assunto il Comune ed in particolare l'Assessorato da Lei diretto un ruolo di coordinamento e di propulsione delle attività di Governance, Le comunico ufficialmente la disponibilità dell'Anlai.
Nel contempo mi permetto di richiamare la Sua cortese attenzione sui temi da noi più volte segnalati in tema di cultura liutaria, proprio rispetto al percorso da compiere in merito al riconoscimento UNESCO del “Saper Fare Liutario” Cremonese” e per sottolineare i gravi pericoli di una successiva eventuale perdita di tale importantissimo e fondamentale riconoscimento.
RingraziandoLa dell'attenzione La prego di voler gradire i miei più distinti saluti
Prof . Gualtiero Nicolini
Presidente Anlai
19FEB2013
SUL NUOVO SETTIMANALE DI CREMONA " MONDO PADANO" DIRETTO DA ANTONIO LEONI (PREMIO ANLAI 2013) E' STATA PUBBLICATA il 18 febbraio u.s. UNA INCHIESTA SULLA LIUTERIA A CREMONA IN FUNZIONE ANCHE DEL RICONOSCIMENTO DELL'UNESCO.
IN TANTI OGGI " GRIDANO AL MIRACOLO" MA QUELLO CHE DEVE ESSERE CHIARO A TUTTI - E L'ANLAI LO STA DICENDO ORMAI DA ANNI- E' CHE LA LIUTERIA A CREMONA DEVE TORNARE A RAGGIUNGERE L'ECCELLENZA E SOPRATTUTTO POI DEVE ESSERE IN GRADO DI MANTENERE QUESTA 'ECCELLENZA CHE LE DAREBBE DAVVERO IL DIRITTO DI ESSERE CONSIDERATA PATRIMONIO DELL'UNESCO.
PURTROPPO OGGI NON E' COSI' ( SE NON PER POCHI SERI VALIDI ARTIGIANI ARTISTI)
PURTROPPO CHI DOVREBBE GARANTIRE QUESTA ECCELLENZA SINO AD ORA NON LO HA FATTO PER VARI MOTIVI
PURTROPPO CHI SAREBBE INVECE IN GRADO DI GARANTIRE QUESTA ECCELLENZA NON E' STATO NEPPURE COINVOLTO
E PURTROPPO TRA SEI ANNI ........CON BUONA PACE DI CHI SI RIEMPIE SOLO LA BOCCA DELLA TRADIZIONE, DELLA VALIDITA' DELLA SCUOLA ecc ecc ........ ARRVEREMO ALLA RESA DEI CONTI.
E ALLORA ?
g.n. ( anlai)
Caro Direttore dott Leoni
Complimenti per il primo numero del rinnovato “Mondo Padano”. Ho apprezzato molti articoli ma in particolare le pagine sulla liuteria. Condivido pienamente quanto afferma l’autore dell’inchiesta sul mondo della liuteria Fabrizio Loffi . Il riconoscimento dell’Unesco presuppone che realmente i violini di Cremona, gli strumenti ad arco prodotti nella nostra città, siano ritenuti di altissima qualità. Per i primi sei anni si potrà anche “ bluffare” ma poi ? Un particolare interessante da sottolineare è che il Museo del Violino ( e immodestamente ) l’ANLAI sono esclusi dal Comitato di Controllo. Peccato però che siano anche gli unici ( a mio modesto parere ) in grado di dichiarare la qualità reale del prodotto visto che alcuni enti preposti si sono dimostrati sino ad ora non assolutamente in grado di farlo e altri , come sottolinea anche il Suo giornale, hanno dato prova di non riuscire ad evitare la scarsa qualità ( l’esempio di Pechino con solo 22 presenti e solamente 2 vendite oltre alle severe critiche pare ne siano di lampante evidenza )
Giustamente ora si deve però saper scegliere . Giustamente il giornalista elenca tutte le “ pecche” del Consorzio e i suoi fallimenti ( dal mancato controllo, alla missione fallimentare negli Usa dello scorso anno, al mancato uso del marchio anche degli stessi associati ! ) e sottolinea la realtà sconfortante dei furbetti che hanno infangato il nome di Cremona con strumenti assemblati, comprati in bianco arricchendosi per anni a scapito del buon nome di Cremona.
L’Anlai è stata sempre ed è ancora oggi in prima fila anche per difendere la formazione professionale e contestare i programmi ministeriali e l’ attuale tipo di Scuola non più consona ai tempi e che necessiterebbe un notevole cambiamento, che tutti insieme dovremmo volere per risolvere un altro fondamentale problema.
La nostra associazione si batte quindi da tempo per una liuteria pulita e corretta e per strumenti davvero “DOC”, documentati in ogni fase della costruzione e sottoposti a controllo anche per il materiale usato e per i risultati acustici E’ arrivato davvero il momento di scegliere perché perdendo ancora tempo i risultati saranno catastrofici con buona pace della supremazia di Cremona, della tradizione e del…. fantasma di Stradivari che non potranno salvarci.
Se davvero si vuole anche poter competere e allontanare il pericolo giallo, ( l’articolo giustamente indugia sul progresso qualitativo e costante della liuteria cinese), c’è da correre subito ai ripari e prima che sia troppo tardi.
Ho apprezzato infine la proposta di una qualifica dell’aspetto acustico degli strumenti certificata nell’auditorium del Museo del violino ma i problemi vanno risolti a monte e i contrasti Consorzio e Cna ( con Mondomusica che continua ad agire evidenziando nessuna volontà di ascolto e di confronto ) non fanno certo intravvedere tempi brevi e volontà unitarie.
C’è tantissimo ancora da fare, i cremonesi lo sappiamo sono “ litigiosi” e le teste dei liutai sono tante ma attenzione …. sei anni passano purtroppo in un lampo.
Gualtiero Nicolini Presidente Anlai