Difficile entrare facile a uscire

foto Sessa

Noi in “Mondomusica” ci abbiamo creduto. E quando dico noi intendo Il Consiglio Direttivo dell’ ANLAI ma non solo. Molti di noi ci hanno creduto, anche prima che l’Anlai nascesse, come responsabili o iscritti all’ALI, come docenti della scuola di liuteria, come liutai, come appassionati di liuteria, come collezionisti, come studiosi della materia, come cremonesi…come italiani.

Personalmente mi sono battuto “agli albori“ (in quanto a quei tempi non eravamo in molti ad interessarci di liuteria a Cremona ) sia perché nascessero le Biennali, poi perché le Biennali si trasformassero in un concorso internazionale e poi proprio perché nascesse a Cremona, che tutti consideravano giustamente la patria della musica, un Salone per gli strumenti musicali.

Erano i tempi in cui si parlava con Antonio Bergonzi di “Cremona piccola Ginevra”. L’ idea era quella di far organizzare agli enti della città un salone di “tutti” gli strumenti musicali (quello che poi nacque a Rimini e poi a Bologna) ma ovviamente “ accettammo” il salone degli strumenti ad arco un salone di élite che aveva una sua ragione.

Oggi credo di essere uno dei pochi favorevole anche a “Cremona pianoforte” in quanto entrambi ( archi e pianoforti appunto ) rientranti nelle tradizioni della città anche se forse riterrei più opportuno che le due mostre fossero organizzate autonomamente ma questo è un discorso secondario in questa sede.

Si è conclusa da poco questa edizione di Mondomusica.

Al di là dei discorsi e degli articoli trionfalistici di certa stampa il parere di molti di noi è che Mondomusica stia in realtà regredendo ; cento stand in meno in un solo anno a parte la crisi reale e mondiale non può essere visto come un segnale negativo per il futuro ?

Anche il numero di visitatori (che poi sappiamo come vengono calcolati dai dati ufficiali), anche solo 700 in meno, non depone anch’esso sfavorevolmente?

In Fiera tra i vari espositori ci è parso davvero che si respirasse quest’anno una certa aria di scontento e di delusione oltre alla rabbia di alcuni che non si capacitavano di tariffe degli stand differenziate e a loro parere assolutamente ingiustificabili.

Non conosciamo il problema e non ci interessa affrontarlo in questa sede né dare giudizi al riguardo .

Quello che invece ci preme sottolineare è l’aver notato ancora la mancanza in fiera di ditte storiche della liuteria cremonese da Scaramuzza, a Lucchi, alla Lac ecc, ma anche delle associazioni liutarie come l’ALI, della Scuola Internazionale di Liuteria sempre presente in passato mentre si sarebbe dovuto fare di tutto perche ci fossero magari tutte le scuole di liuteria italiane e soprattutto la mancanza di molti importanti liutai della città e non solo che anche quest’anno hanno preferito allestire le loro mostre in varie parti della città all’esterno della fiera

Val la pena continuare su questa strada? Cui prodest? Esprimiamo qui la nostra grande motivata preoccupazione perché a nessuno può davvero far piacere la possibile crisi di una esperienza così importante.

L’ANLAI che molti considerano spesso su posizioni “ estremiste” vuole farsi interprete da una parte del disagio di parte del mondo della liuteria cittadino e non solo ma dall’altra tentare una mediazione nell’interesse non solo della città ma della liuteria italiana nel suo complesso.

Per questo ci parrebbe utile se non necessario un serio esame di coscienza da parte degli organizzatori, da parte di chi detiene la responsabilità delle sorti future della manifestazione da parte di chi pensa già di ripetere l’esperienza americana che a parere di molti liutai cremonesi e italiani non è stata lo scorso anno certo molto produttiva per la nostra liuteria (cremonese e italiana) e dall’altra la disponibilità ad un dialogo positivo anche da parte dei “contestatori” per la ricerca di soluzioni che possano rilanciare tutti insieme già dal prossimo anno la manifestazione.

Noi lanciamo un appello per un dibattito costruttivo, per la ricerca di soluzioni serie e meditate soprattutto ora che il Museo del Violino è stato appena inaugurato e dopo il recente riconoscimento Unesco a Cremona; sarebbe davvero importante che il salone della liuteria Mondomusica potesse riprendere a svilupparsi per divenire un vero centro di interesse mondiale del settore e determinante per Cremona e la liuteria italiana e con la presenza di tutto il mondo liutario della città.

Gualtiero Nicolini
Presidente ANLAI

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RISCHIO ESCLUSIONE DI POMPEI DAI PATRIMONI DELL'UMANITA' DELL'UNESCO  MA ATTENZIONE ALLA LIUTERIA CREMONESE 

 

Monito Anlai 

Pompei e' a rischio esclusione giustamente per errori,  incuria e stupidità ma attenzione la liuteria cremonese potrebbe anch'essa rischiare l'esclusione tra alcuni anni se i problemi non vengono affrontati seriamente e soprattutto risolti !

Pompei marcisce. Rischia di essere esclusa dai Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco | Blogeko.it

blogeko.iljournal.it

Fotogallery. Si parla tanto dell'inclusione nei Patrimoni di Etna e ville medicee ma all'ordine del giorno dell'Unesco c'è una relazione che pela viva l'Itali

 

 

ANLAI DISPONIBILE MA CON GRANDE ATTENZIONE AI PROBLEMI 

 

Gentile dott.ssa  Irene Nicoletta De Bona

Assessore alla Cultura

Comune di Cremona

 

Gentile dott.ssa De Bona

 

Non mi è stato possibile partecipare alla recente riunione di giovedì scorso  presso gli uffici del Sistema Museale,  cui ero stato invitato  come Anlai,  nè delegare la  presenza ad alcuni amici  della mia associazione essendo tutti convocati  a Rimini per le conclusioni della importante mostra  tenutasi presso il Museo della città.

Esprimo comunque la soddisfazione per le conclusioni  della riunione  e per l' impegno assunto da parte degli intervenuti invitati ( enti, associazioni ecc) per la costituzione di una Governance  della Liuteria  che abbia il compito di coordinare le varie componenti del Sistema Liutario della città.

Con la presente, essendosi assunto  il Comune ed in particolare l'Assessorato da  Lei diretto un ruolo di coordinamento e di propulsione delle attività di Governance,   Le comunico ufficialmente la  disponibilità  dell'Anlai.

Nel contempo mi permetto di richiamare  la Sua cortese attenzione sui temi da noi più volte segnalati in tema di cultura  liutaria,  proprio  rispetto al percorso da compiere in merito al riconoscimento UNESCO del “Saper Fare Liutario” Cremonese” e per sottolineare i gravi pericoli  di una successiva eventuale perdita di tale  importantissimo e fondamentale riconoscimento.

RingraziandoLa dell'attenzione  La prego di voler gradire  i miei più distinti  saluti

 

Prof . Gualtiero Nicolini

Presidente Anlai 

 

 

Non c'è solo il pericolo giallo

19FEB2013

 

 

 

 SUL NUOVO SETTIMANALE  DI CREMONA " MONDO PADANO"  DIRETTO DA ANTONIO LEONI (PREMIO ANLAI 2013)  E' STATA PUBBLICATA il 18 febbraio u.s.  UNA INCHIESTA SULLA LIUTERIA A CREMONA IN FUNZIONE ANCHE DEL RICONOSCIMENTO DELL'UNESCO.

IN TANTI  OGGI  " GRIDANO AL MIRACOLO"  MA  QUELLO CHE DEVE ESSERE CHIARO A TUTTI  -  E L'ANLAI LO STA DICENDO ORMAI DA ANNI-  E' CHE LA LIUTERIA A CREMONA DEVE TORNARE A RAGGIUNGERE  L'ECCELLENZA  E  SOPRATTUTTO POI DEVE  ESSERE IN GRADO DI MANTENERE QUESTA 'ECCELLENZA CHE LE DAREBBE DAVVERO IL  DIRITTO DI  ESSERE  CONSIDERATA PATRIMONIO DELL'UNESCO.

PURTROPPO OGGI NON E' COSI'  ( SE NON PER POCHI SERI VALIDI ARTIGIANI ARTISTI) 

PURTROPPO  CHI DOVREBBE  GARANTIRE QUESTA ECCELLENZA SINO AD ORA NON LO HA FATTO  PER VARI MOTIVI 

PURTROPPO CHI SAREBBE INVECE  IN GRADO DI GARANTIRE QUESTA  ECCELLENZA  NON E' STATO NEPPURE  COINVOLTO

E PURTROPPO TRA SEI ANNI ........CON BUONA  PACE DI CHI SI RIEMPIE  SOLO LA BOCCA DELLA TRADIZIONE, DELLA VALIDITA' DELLA SCUOLA ecc ecc  ........ ARRVEREMO ALLA RESA DEI CONTI.

E ALLORA ? 

g.n. ( anlai) 

Caro Direttore dott Leoni

Complimenti per il primo numero del rinnovato  “Mondo Padano”. Ho apprezzato molti articoli ma in particolare le  pagine  sulla liuteria. Condivido pienamente quanto afferma  l’autore dell’inchiesta  sul mondo della liuteria Fabrizio Loffi . Il riconoscimento dell’Unesco  presuppone che realmente i violini di Cremona, gli strumenti ad arco prodotti  nella nostra città,  siano  ritenuti di altissima qualità. Per i primi sei anni si potrà anche “ bluffare” ma poi ?  Un particolare interessante da sottolineare  è che il Museo del Violino  ( e immodestamente )  l’ANLAI  sono esclusi dal Comitato di Controllo.   Peccato  però che siano anche gli unici ( a mio modesto parere )  in grado di dichiarare la qualità reale del prodotto visto che alcuni enti preposti si sono dimostrati sino ad ora non  assolutamente in grado di farlo e altri ,  come sottolinea anche  il Suo giornale,  hanno dato prova di   non riuscire ad evitare la scarsa  qualità  ( l’esempio di Pechino  con solo  22 presenti e solamente 2 vendite  oltre alle  severe critiche pare ne siano di  lampante  evidenza  )

Giustamente ora si deve  però saper scegliere . Giustamente il giornalista elenca tutte le “ pecche” del Consorzio e  i suoi fallimenti (  dal mancato controllo,  alla missione fallimentare  negli Usa  dello scorso anno, al mancato uso del marchio  anche degli stessi associati !  )  e sottolinea la realtà sconfortante dei furbetti che hanno infangato il nome di Cremona con strumenti assemblati, comprati in bianco  arricchendosi  per anni a scapito del buon nome di Cremona.

L’Anlai  è stata sempre ed è  ancora oggi in prima fila anche  per difendere  la formazione professionale e contestare i programmi ministeriali  e l’ attuale  tipo di Scuola  non più consona ai tempi e che necessiterebbe  un notevole cambiamento, che tutti insieme dovremmo volere per risolvere un altro fondamentale problema.

La nostra associazione si batte  quindi da tempo per una liuteria pulita e corretta e per strumenti davvero “DOC”,   documentati in ogni fase della costruzione e  sottoposti a controllo anche per il materiale usato e per  i risultati acustici  E’  arrivato davvero  il momento di scegliere perché perdendo ancora tempo i risultati saranno catastrofici con buona pace della supremazia di Cremona, della  tradizione e del…. fantasma di Stradivari che non potranno salvarci.

Se davvero si vuole anche poter competere e allontanare il pericolo giallo, ( l’articolo giustamente indugia sul progresso qualitativo e costante della liuteria  cinese), c’è da correre subito ai ripari  e    prima che sia troppo tardi.

Ho apprezzato infine  la proposta di una qualifica dell’aspetto acustico  degli strumenti certificata  nell’auditorium del Museo del violino  ma i problemi vanno risolti a monte e i contrasti Consorzio e Cna  ( con Mondomusica  che continua ad agire evidenziando  nessuna  volontà di  ascolto e di confronto )  non fanno certo intravvedere tempi  brevi e volontà unitarie.

C’è tantissimo ancora da fare, i cremonesi lo sappiamo sono “ litigiosi” e le teste dei liutai sono tante ma attenzione …. sei anni passano purtroppo in un lampo.

 Gualtiero Nicolini   Presidente Anlai